Una storia d’altri tempi…

Questa è una storia fatta di storie…

Questa è una storia di eroi…

Questa è una storia di fatica…

Questa è una storia di fiducia…

Questa è una storia vera…

Questa è una storia d’altri tempi…

C’e chi possiede una Ferrari, chi una Maserati, chi una Lamborghini, chi una Harley Davidson, io invece possiedo una Marnati.

Cosa è la Marnati? Prima di dirvelo vi racconto chi è Marnati… Di nome Umberto, di cognome Marnati di professione telaista di fatto quell’omino che vedete nella celebre foto poco sotto.

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No, i due ciclisti sono Coppi e Bartali durante il Tour de France del 1952, ma dietro di loro, in piedi, sulla camionetta, c’è Marnati. Sì proprio lui, Umberto Marnati era il meccanico di Bartali! Era il meccanico di uno dei ciclisti che ha segnato la storia del Ciclismo Eroico Italiano e Mondiale!

Tuttavia Umberto Marnati era anche telaista e lui in persona ha costruito pezzo per pezzo, la mia Bici Eroica, la mia Marnati d’Epoca! L’ha costruita precisamente nel 1972! Esattamente 15 anni prima che io nascessi, 40 anni prima che io la acquistassi e 44 anni prima che io la utilizzassi per la prima volta al raduno cicloturistico di bici d’epoca più importante del Mondo; L’Eroica.

”L’EROICA È NATA PER AMORE VERSO QUEL CICLISMO CHE FECE SCRIVERE UN BEL PO’ DI STORIA E TANTA LETTERATURA ITALIANA CON L’INTENTO DI RICERCARE LE RADICI AUTENTICHE DI UNO SPORT BELLISSIMO, CON UNA GRANDE ANIMA POPOLARE, NONCHÉ PER RISCOPRIRE LA BELLEZZA”.

Queste, ovviamente, non sono parole mie, sono le parole che trovate scritte appena aprite il sito web dell’Eroica e più avanti trovate anche scritto;

‘Noi ammiriamo i valori di un ciclismo passato che vogliamo rifondare, quello che fece scrivere un bel po’ di storia, letteratura, cultura, costume, persino musica italiana.
Vogliamo ricercare e diffondere le radici autentiche di uno sport straordinario, con una grande anima popolare, per far riscoprire la bellezza della fatica ed il gusto dell’impresa.
Il ciclismo eroico di Bartali e Coppi è quello capace di insegnare i bisogni veri, quelli legati al sacrificio che cerca i limiti del proprio fisico, quando sete, fame, stanchezza si fanno sentire con tutta la loro intensità. E’ un ciclismo in grado di diffondere rispetto e creare legami tra avversari leali.”

Che dire davanti a parole così profonde, che ben descrivono l’animo Eroico dei ciclisti di un tempo, di quei ciclisti che pedalavano con bici pesantissime dai rapporti insostenibili su strade non asfaltate ricche di insidie.

E anche in queste parole ritrovo qualcosa che mi appartiene, ritrovo il nome di Bartali e Coppi, ritrovo i volti della loro fatica nella celebre foto del Tour de France del 1952 e quindi ritrovo lui, ritrovo Umberto Marnati, il creatore della mia Marnati!

Quale modo più sublime per elogiare ed esaltare quella creatura d’altri tempi, indistruttibile, perché fatta d’acciaio, immortale perché fatta con amore, se non riportarla laddove dovrebbe sempre stare e cioè sulle crudeli ma elegantissime strade bianche dei colli toscani?

E così feci.

Infatti l’1 Ottobre alle 5:40 del mattino, ero pronto sulla griglia di partenza a Gaiole in Chianti per la partenza dell’Eroica!

Ma sto andando troppo in fretta… Come scritto all’inizio di questo articolo, questa è ”una storia fatta di storie”.

Beh, la prima storia l’ho in parte affrontata, e riguarda la mia Marnati, la terza storia è il racconto dell’Eroica e la seconda storia?

La seconda storia racconta la Milano di una volta, quella Milano nella quale il celebre Umberto Marnati era solito vivere, quella Milano fatta di persone che si aiutavano, quella Milano fatta di artigiani, di botteghe, quella Milano più attenta alla qualità, quella Milano sicuramente più lenta e certamente più umana.

L’Eroica parte Domenica 1 Ottobre alle ore 5:00 del mattino da Gaiole in Chianti e io entro quella data devo controllare che la mia Marnati sia perfetta. Devo essere certo che tutto sia perfetto e che la mia bici Eroica sia pronta per L’Eroica!

Così qualche giorno prima del grande evento porto la mia Marnati da un ciclista storico di Milano, la porto da Cicli Santa Maria in via Rubens 26 a Milano! Il negozio è operativo dal 1972. All’interno ci lavora per l’appunto Roberto Santa Maria, titolare del negozio aperto da suo padre nel lontano 1972!

Avrei, ovviamente, voluto portare la mia Marnati sempre a Milano ma in Via Delfico 26 dal figlio di Umberto Marnati e cioè Daniele Marnati che mi ha venduto la bicicletta, però il negozio storico di Marnati ha chiuso qualche anno fa, quindi mi trovo a dover affidare la mia preziosa Marnati ad un altro ciclista!

Appena entro dal Santa Maria, capisco che sono nel posto giusto! Davanti a me trovo Roberto Santa Maria un rispettabile Milanese d’atri tempi immerso in un piccolo negozietto ricco di storia ma soprattutto di bici che hanno fatto la storia!

Spiego al Santa Maria che devo controllare i pattini dei freni della mia bici d’Epoca in quanto Domenica 1 Ottobre devo andare a fare l’Eroica. Appena gli porto la mia bici il Santa Maria si illumina in quanto riconosce la qualità estrema di una Marnati, della mia Marnati! Oltre ai pattini dei freni mi serve anche una pompa che si possa mettere parallelo al tubo sella ed incastrare perfettamente fra il tubo orizzontale e il tubo diagonale del telaio in acciaio della mia Marnati d’epoca.

Il Santa Maria ha tutto quello che mi serve, pastiglie nuove e pompa compatibile con il mio telaio! Strepitoso!

Gli lascio la Marnati per qualche giorno e la vado a ritirare Venerdì 29 Settembre esattamente a due giorni dall’Eroica! La mia Marnati è perfetta, è pronta per l’avventura!

Riporto a casa la bici e mentre percorro le vie di Milano portando a mano la mia preziosa Marnati, passo davanti al civico 9 di Via Sacco dove si trova una autofficina che non avevo mai notato in vita mia. Fuori dall’autofficina ci sono tre amici di una certa età che parlottano fra di loro. Appena mi vedono arrivare notano subito la mia Marnati d’Epoca alla quale avevo lasciato appeso ancora il numero di gara dell’Eroica del 2016.

Attratti dalla Marnati e dal pettorale dell’Eroica, mi fermano e mi dicono: ”Uè giovanotto…  dove vai con la Marnati? Vai a fare l’Eroica?” Gli rispondo di sì e loro incalzano chiedendomi: ”ma hai tutto il materiale? Hai la maglietta di lana? Hai i pantaloncini di lana?” Gli rispondo che non mi manca nulla…ho tutto…tutto..tranne gli scarpini, gli scarpini in pelle nera d’epoca mi mancano, mi mancano solo quelli, per il resto ho tutto! Sentita la mia risposta uno dei tre amici entra in officina e esce poco dopo con un sacchetto di plastica pieno di scarpini da ciclismo d’Epoca!

Semplicemente sensazionale! Mi dicono di prendere quelli che voglio! Ne provo due paia, e poi ne scelgo un paio che mi calza a pennello!

Subito gli chiedo quanto vuole per vendermeli, ma lui non vuole nulla, me li presta e poi, terminata l’Eroica glie li riporto!

Come me li presta?? A Milano?? nel 2017?? incontri un ragazzo per strada e gli presti i tuoi preziosi scarpini d’Epoca?? Sono sbalordito!

A quel punto resto qualche minuto a chiacchierare con i 3 amici e scopro che il proprietario dell’officina, non che il signore che mi ha gentilmente prestato i suoi scarpini d’Epoca, è il Pino Giambusso! Un ciclista d’altri tempi iscritto alla squadra di ciclismo dello Sport Club Genova 1913, meglio conosciuto come “il genova”, Sport Club nato a Milano nel quartiere di Porta Genova nel lontano 1913!

Il Giambusso è molto umile ma i suoi amici mi descrivono le sue Eroiche gesta sulle due ruote, non ultima l’essere diventato il più anziano Finisher nel 2015 al Giro delle Fiandre!

Stiamo parlando di un uomo con alle spalle 6 giri delle Fiandre e 35 Milano-Sanremo!

Che spettacolo! Il Giambusso mi ha prestato i suoi scarpini Eroici! Gli scarpini che lo hanno accompagnato in mille fatiche!

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Scarpini Eroici d’Epoca Rossignoli – Donati dal Giambusso

Sono carichissimo! Anche se poco allenato sono certo che troverò la forza anche quest’anno di terminare nel tempo limite tutti i fantastici 209km della leggendaria Eroica!

Percorso Eroica
Percorso Eroica 2017 (209km)

Ho la mia Marnati d’epoca, ho la mia maglia di lana d’epoca, ho i miei pantaloncini di lana d’epoca, ho i miei occhialini da ciclismo d’epoca e ora ho anche gli scarpini d’epoca di un grande amante del ciclismo Eroico! Ho tutto! Si parte per Gaiole in Chianti!

L’Eroica parte alle 5 del mattino di Domenica 1 Ottobre!

Io parto da Milano alle 18:30 di sera di sabato con la mia fortissima ragazza Alessandra già presente in altre fantastiche avventure descritte su questo blog come ÖTILLÖ SwimRun Engadinal’Islanda in bici, la Corsica a piedi, la Granfondo Stelvio Santini e la strepitosa gita di sci alpinismo in Dolomiti.

Arriviamo a Gaiole in Chianti per le ore 23:00, troviamo un ottimo posto auto e come da tradizione passiamo la notte nel sacco a pelo in automobile!

Per le 3:30 del mattino siamo già svegli! Devo fare in fretta! Quest’anno voglio partire alle ore 5:00am esatte in quanto ricordo che lo scorso anno ero riuscito a rimanere nei cancelli per solo 5 minuti. Quest’anno voglio che sia diverso, voglio godermi con tranquillità ogni singolo km del raduno d’epoca cicloturistico più bello del mondo!

Per le 4:30am vado a ritirare il pettorale, per le 5am sono in sella alla mia Marnati, vestito in totale stile Eroico e soprattutto con indosso gli scarpini del Giambusso! Che storia fantastica!

Prima di partire mi aspetta una doverosa colazione con cappuccio e due cornetti, uno alla crema e uno al cioccolato! In effetti salire in sella dopo un cappuccio e due cornetti non è la cosa migliore, ma qui siamo all’Eroica..qui è diverso..qui non c’è competizione, qui c’è magia!

Quest’anno, per rimanere ancor più fedele allo stile Eroico, ho deciso di non portarmi neppure una barretta energetica, nulla, ho solo la borraccia riempita d’acqua e basta! Mangerò ai fantastici ristori!

Fra pettorale, colazione e coda in griglia di partenza, anche quest’anno mi timbrano il cartellino di partenza alle ore 5:40, esattamente come lo scorso anno! Mannaggia, volevo avere più tempo…

Dovete sapere che tutti i partecipanti hanno un cartoncino piegato in due sul quale ad ogni controllo sul percorso viene posto un timbro da parte degli organizzatori! Altro che chip e gps!

Road Book
Road Book 2017

In totale devo collezionare 9 timbri se voglio portare a termine l’Eroica entro il tempo limite!

Si parte! E’ buio pesto..fa freschino! fortunatamente ho con me una buona lampada frontale, non esattamente Eroica, ma sicuramente funzionale. Infatti ho una ottima illuminazione che mi permette di pedalare con una certa sicurezza e velocità anche nel buio più profondo!

La prima fantastica salita la incontro dopo 10km presso la Tenuta di Brolio! Una salita magica per due ragioni, la prima è che la si affronta ancora al buio con delle candele poste a bordo delle strada  che rendono il paesaggio surreale e la seconda è che la prima salita sterrata dell’Eroica!

Pedalare con il profumo dei colli toscani, di notte, con le candele che illuminano timidamente la strada è una esperienza fantastica!

Lentamente il buio della notte lascia spazio alla prime flebili luci del giorno e pedalata dopo pedalata tutto appare più chiaro e luminoso. Sfortunatamente la giornata è abbastanza coperta e questo smorza leggermente la bellezza dei pittoreschi colori dei colli toscani.

Dopo circa 3h raggiungo il primo ristoro situato a Radi attorno al 50° km.

Il ristoro di Radi è sublime! Davanti a me centinaia di ciclisti vestiti in totale stile Eroico che si gustano le prelibatezze pensate dagli organizzatori per noi! Pane intinto nel vino rosso, pane e salame, frutta a volontà, miele, crostate alla frutta, acqua e vino. Che spettacolo!

Il primo ristoro è magico anche perchè ti da la possibilità di vedere tantissime bici Eroiche tutte assieme! Ognuna con un particolare che la rende unica, inimitabile, semplicemente Eroica! Vi sono alcune bici con i cerchi in legno..che rarità al giorno d’oggi!

Io non sfiguro di certo, anzi…la mia Marnati è invidiata da tutti!

Mi piange il Cuore ad abbandonare il ristoro di Radi, ma devo andare, la strada è lunga e piena di insidie! Ogni sasso, ogni buca, ogni sterrato potrebbe forare i miei Palmer Vittoria e questo potrebbe farmi perdere tantissimo tempo non permettendomi di completare il mio viaggio in tempo utile!

Dopo altri 10 km raggiungo una salita irta ed insidiosa, che fa desistere la maggior parte degli Eroici dal rimanere in sella; ma io no…io voglio affrontare quella salita ricca di ghiaia e di pendenza non trascurabile, in sella alla mia Marnati! Inizio ad urlare a tutti di spostarsi! Non posso perdere neppure una pedalata altrimenti cado a terra! Il rapporto della mia Marnati è folle per quella salita e inoltre non posso salire sui pedali ma sono obbligato a rimanere seduto in sella per evitare che la ruota posteriore si alleggerisca e slitti sulla insidiosa ghiaia facendomi perdere la pedalata e cadere rovinosamente a terra! Davanti a me circa 30 ciclisti che spingono la loro bici a mano…lo spazio è poco, io sono lentissimo, ma non mollo! I quadricipiti bruciano, ma non voglio mollare, non posso mollare! Devo arrivare in cima alla salita! Piano piano, pedalata dopo pedalata, spingo con tutto me stesso ogni singolo pedale, non mollo! Sì ce la sto facendo! E proprio nel momento in cui tutto sembra andare per il meglio, mi distraggo un decimo di secondo alzandomi leggermente dalla sella e in quel momento il mio palmer posteriore non trova più l’aderenza giusta…è una frazione di secondo, la ruota slitta…io sono immobile…in equilibrio statico…posso cadere sia a destra che a sinistra! I piedi sono bloccati nelle gabbiette…è davvero finita? Cadrò? NO, MAI! Trovo la forza di spingere ancora più forte e come per miracolo la bici si muove in avanti… di poco, ma si muove…ritrovo l’equilibrio! Torno a spingere! Accanto a me tutti mi urlano di non mollare! Ce la devo fare, se non per me, almeno per loro! Ancora qualche metro, ancora qualche buca, ancora un po’ di ghiaia! E alla fine ci sono! Arrivo in cima! Ci arrivo in sella alla mia Marnati senza aver mollato! Che spettacolo! Questo è lo stile Eroico! Un boato generale si genera dai ciclisti che hanno assistito allo spettacolo! Io soddisfatto li saluto e mi avvio al secondo Timbro della gara posto a Murlo!

9:05am è l’orario che mi scrivono sul mio road book! Carico come non mai riparto per i restanti 150km circa! Felice, con la Gioia nel Cuore, con l’animo di un viaggiatore pronto a godere dei paesaggi più belli del mondo!

La Marnati ora sembra volare sulle strade bianche e in testa ho un solo obiettivo:”Arrivare il prima possibile a Montalcino”.

Mi ricordo che il ristoro di Montalcino è immenso e spettacolare! E, cosa più importante, incontrerò il mio amico Max (Amico Max già citato nel celebre racconto della Lavaredo Ultra Trail, di conforto mi furono le sue eroiche gesta durante l’ascesa ciclistica al Passo dello Stelvio, mentre ebbi una crisi al 40°km della Lavaredo Ultra Trail)! Pedalo senza sosta! Voglio avere un buon margine sul tempo limite! E infatti per le ore 11:10am eccomi a Montalcino pronto a far timbrare il mio road book e a godere delle prelibatezze del ristoro!

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Mentre mangio uva, pane e olio, crostate alla marmellata, pane e salame e mille altre prelibatezze, accendo il cellulare e scopro che il mio amico Max è in ritardo e arriverà alle 11:45am. Bel problema questo! Io volevo ripartire per le ore 11:30 mantenendo un buon margine sul tempo limite…Che faccio? Me ne vado? Oppure aspetto l’amico Max per un saluto veloce? Beh…che dire, la risposta è semplice! Aspetterò Max e dopo pedalerò più veloce per recuperare i 30′! Non sarebbe in stile Eroico non salutare un amico! Ne approfitto per alimentarmi ancora, anche perchè non ho barrette energetiche con me!

Ecco che alle 11:45am arriva l’amico Max! Un saluto, due chiacchiere, qualche foto e per le 12:00 sono pronto a ripartire!

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Foto a Montalcino con l’Amico Max

Riparto con l’animo leggero, ricco di energie e abbastanza riposato! Pedalo, pedalo forte, pedalo più forte degli altri, voglio andare, non voglio mollare!

E proprio sul più bello ecco che l’Eroica mi dona una importante lezione di vita…Il manto stradale già sterrato si fa sempre più ricco di ghiaia, tanta ghiaia, così tanta che le mia ruota anteriore affonda facendomi perdere il controllo… è un attimo…cado rovinosamente al suolo, batto il polso il gomito e il fianco sinistro…che male pazzesco. Inizio ad urlare dal dolore mentre la mia Marnati scivola per qualche metro ancora in avanti.

Che male! Mi brucia il polso, il gomito e sento un gran dolore al fianco! Resto a terra, su quella terra che tanto ho elogiato nei chilometri precedenti e che ora, severa ma giusta, mi ricorda quanto possa essere pericolosa!

Dopo circa un minuto il dolore si attenua, non mi sono rotto nulla…la Marnati sta bene…attorno a me 4 Eroici che si sincerano delle mie condizioni…mi rialzo, sto bene!

Recupero la mia preziosa Marnati. Il gomito sanguina come il polso, ma non mi preoccupo più di tanto. Tuttavia, proprio mentre mi sto rimettendo in sella, ecco che si avvicinano due camminatrici che stanno percorrendo la Via Francigena, vedono il mio gomito e subito tirano fuori dallo zaino del disinfettante con del cotone! Mi aiutano a disinfettarmi e riprendono il cammino! Che spettacolo!

Torno in sella e mi rimetto a pedalare, mi sono allontanato da Montalcino solo di qualche chilometro e ho perso tutto quel leggero vantaggio che avevo sul tempo limite.

Appena inizio a pedalare mi accorgo che il polso graffiato mi duole moltissimo a contatto con il manubrio e che inoltre continua leggermente a sanguinare sempre a causa della pressione che si crea con il manubrio.

Mannaggia…ripartito da Montalcino la mia situazione fisica ed emotiva era eccezionale mentre ora mi trovo a dover rincorrere il tempo limite, con un polso che mi fa malissimo a contatto con il manubrio sapendo che sono ancora a metà viaggio…

Davanti a me due strade…potrei abbattermi e pensare che quest’anno non riuscirò a giungere al termine, oppure potrei ritrovare il sorriso e pensare che comunque sono ancora in sella e che, per quanto difficile, potrei ancora farcela!

Scelgo di imboccare la strada del sorriso dell’ottimismo e della fatica!

Riattivo le gambe, riaccendo il sorriso, ritrovo la voglia di fare fatica e torno a volare fra i colli toscani!

Ai ristori mi fermo pochissimo, mangio e vado, non mi fermo più, non mi fermo mai e piano piano raggiungo l’ultimo cancello orario con 20′ di anticipo!

Mi mancano solo 30km all’arrivo! Pedalo senza sosta, mancano solo 20km alla fine… Pedalo ancora, mancano solo 15km all’arrivo.. e proprio ora quando sono ormai certo di avercela fatta ecco che una immensa crisi di fame si fa sentire più forte che mai. Con me non ho barrette, non ho gel, non ho nulla, avevo promesso a me stesso che mi sarei alimentato solo ai ristori Eroici, tuttavia essendo in ritardo sul tempo limite mi sono fermato poco e ho mangiato troppo poco.

Non ce la faccio più, non riesco a tenere il controllo della Marnati. Chiedo a qualche Eroico se può darmi qualche barretta o qualcosa da mangiare, ma nulla, tutti hanno terminato tutto!

Non ci credo mancano solo 10km ma è buio e non ho le forze di tenere neppure la bici in equilibrio.

Mi fermo. Non posso fare altro. Sono devastato!

Tuttavia mi trovo in un centro abitato poco lontano da Gaiole in Chianti davanti ad un piccolo Supermercato. Cerco dei soldi all’interno delle borsine porta oggetti della bici. Cerco ma non trovo nulla. Cerco meglio ed ecco che fortunatamente trovo 2€ lasciati dentro dall’Eroica 2016! Entro nel Supermercato, trovo delle uvette! Le mangio tutte in un secondo…ritrovo l’equilibrio, ritrovo un po di forze…torno in sella e piano piano, nel buio della notte, raggiungo nel tempo limite il tanto sognato traguardo a Gaiole in Chianti!

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Che dire… L’Eroica non è una gara…l’Eroica non è solo un ritrovo cicloturistico, l’Eroica è molto di più…L’Eroica è una esperienza di vita!

209km costellati di fatica, gioia, fame, sete, cadute, freddo, caldo, momenti di sconforto e momenti entusiasmanti, il tutto racchiuso fra gli spettacolari scenari dei dolci colli toscani.

Nella vita, come in bici, andate e siate EROICI!

Un ringraziamento ad Alessandra per avermi accompagnato in Toscana ed avermi pazientemente atteso all’arrivo!

Un ringraziamento all’Amico Max per essermi passato a trovare a Montalcino rendendo il mio animo gioiso! 

Un ringraziamento al Gianbusso per avermi prestato, e poi regalato, i suoi scarpini Eroici!

Un ringraziamento a Umberto Marnati per aver costruito la Mia Bici Eroica!

 

 

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