Una celebre canzone dei Negrita, “gioia infinita”, parlava di come il ritorno da un viaggio porti addosso mal di testa e mal d’anima..
Come potrebbe essere diverso??
Come dovrebbe essere in ogni viaggio, in ogni terra perlustrata, in ogni cultura scoperta lasciamo un pezzo di noi per acquisire qualcosa.
Nel viaggio di ritorno dal parco del Paine (Chile) abbiamo un sacco di tempo per pensare e per ricordare cosa si è fatto è cosa ci è stato regalato in dono.
EL CHALTEN: con le sue fantastiche vette FitzRoy e Cerro Torre ci hanno regalo panorami mistici e colori sublimi.

EL CALAFATE: con il suo fantomatico Perito Moreno, con i suo movimento e scosse forti all’anima che nessuno scorderà più.

PARQUE TORRES DEL PAINE: con il suo “W trekking” che ci ha permesso di staccare completamente dal mondo. Le sue valli, i suoi laghi, i suoi profumi.



qualche dato:
- 2 nazioni calpestate (Argentina e Chile)
- 4 città visitate
- 130 km percorsi a piedi
- 15 montagne osservate
- 7 valli percorse
- 6 in ghiacciai ammirati
- 10 gli animali avvistati (picchio, condor, Aquila, volpe delle Ande …)
- 50 le birre bevute a fine giornata
Ma non solo…
Ci portiamo a casa anche qualcosa di speciale.
Ci portiamo dietro quei sorrisi, le parole, gli sguardi, i visi delle persone conosciute sul cammino in una terra che ha molte delle sfaccettature latine proprie della nostra terra.
L’accoglienza, la calorosità degli argentini fa sentire quell’oceano che ci separa da casa molto più piccolo.
“La felicità è nulla, se non condivisa”.
Vorrei ringraziare i miei compagni di viaggio Maurizio e Michele che se non fosse per loro molto probabilmente non avrei fatto questo viaggio e Juan Peligro, amico argentino ritrovato oltre oceano.

Ringrazio la ditta SITIP nello specifico (Paola) per avermi dato l’opportunità di vestire i loro capi e coprirmi dal freddo e dai rigidi venti Patagonici.

Bene, ora che la fiesta è andata.. brindo a voi e a questa vita.. pace, amore e gioia infinita!

Michele Gritti
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