Buongiorno a tutti!
Questo articolo è dedicato a tutti coloro che amano viaggiare e scoprire nuovi luoghi del mondo utilizzando semplicemente il mezzo più naturale che esista, le nostre gambe!
Di seguito vi parlerò di un viaggio lungo 137 km che permette di attraversare a piedi la Corsica da Est ad Ovest, da mare a mare!
Questo trekking a lunga percorrenza è ben segnato e già possiede un nome, si chiama per l’appunto Sentiero Mare Mare Nord.
Mare Mare Nord è un percorso meno noto rispetto al celeberrimo GR20 che taglia la Corsica in obliquo, tuttavia è anche’esso ricco di paesaggi bellissimi e rifugi remoti ed accoglienti. Probabilmente, essendo meno noto del GR20, è meno ”trafficato” e non presenta alcun tipo di difficoltà tecnica.

Il nostro viaggio parte da Moriani, un paesino situato sulla costa Est a circa 40km a sud rispetto Bastia.
- Partenza: Moriani – 5 Agosto 2015 – Ore 10:00
- Arrivo: Cargese – 10 Agosto 2015 – Ore 15:20
- Totale km: 137km
- Totale ore: 125h 20′
- Tappe
- Moriani – Pied d’Alesani – 19km
- Pied d’Alesani – Sermano – 21km
- Sermano – Rifugio Sega – 26km
- Rifugio Sega – Hotel del Vergio – 25km
- Hotel Castel de Vergio – Marginiana – 16km
- Marignana – Carges – 30km
Avevamo con noi una guida:”Walking in Corsica – By Gillian Price – Editrice Cicerone”
La guida consigliava di terminare questo trekking in 11 giorni, tuttavia, io e la mia ragazza decidemmo di terminarlo in 6 giorni.
Lungo il percorso si incontrano le Gìte d’étape, rifugi/ostelli che si trovano in coincidenza dei punti finali di ogni tappa, nei quali è possibile trovare da dormire e da mangiare. (Costo Gìte d’ètape circa 35€ a testa per notte)
Materiale tecnico:
- Zaino 34 Litri – Patrol 34, North Face
- Materassino gonfiabile – Decathlon
- Sacco lenzuolo – Deacathlon
- Sacco a pelo, Extreme -3° – Camp
- Lampada frontale Petzl
- Liofilizzati Knorr
- Bastoncini telescopici – leki
- GPS – Garmin 62st
- Kit primo soccorso
- Tazza in alluminio
- Borraccia in acciaio
- Pentolini e posate
- Mini fornelletto da viaggio
- Accendino
- Bombola del gas
- Scarpe La Sportiva Raptor
- Tenda – Bertoni
TAPPA 1: Moriani – Pied d’Alesani – 19km
Arrivati a Bastia in traghetto troviamo con facilità e con un pò di fortuna l’autobus che, percorrendo la costa est in direzione sud, ci porta a Moriani, luogo di partenza del nostro trekking.

Iniziamo a camminare verso le ore 10 del mattino e il caldo non tarda a farsi sentire. Io e la mia ragazza eravamo molto preoccupati che sul percorso ci fosse poca acqua, cosa che poi si è rivelata vera solo in parte in quanto abbiamo trovato quasi sempre delle ottime fontane non troppo distanti, escluso il terzo giorno in direzione Rifugio Sega.
Il sentiero è segnato con il colore arancione e, tranne in qualche punto, è discretamente segnalato.
Dopo qualche centinaio di metri sull’asfalto entriamo subito in un bosco e il sentiero inizia a salire.
Passata qualche ora di cammino arriviamo ad una nascosta fonte di acqua ferruginosa che ci viene suggerita da un autoctono presente sul sentiero.
Verso le 14 giungiamo alla prima Gìte d’étape posta nel paesino I Penti.
Dopo una breve sosta per il pranzo nei pressi di una bella fontana all’ombra, decidiamo di ripartire alla volta della nostra meta giornaliera, Pied d’Alesani.
Questo secondo tratto è sicuramente più impegnativo del primo in quanto ci troviamo a camminare su un traverso di montagna sotto un sole a picco con la paura, data da strani rumori presenti a lato del sentiero, di essere attaccati da qualche cinghiale.
Terminato il traverso e superato Chapelle Sant’Alessio, iniziamo la discesa in direzione Pied d’Alesani.
Giunti al paesino, semi-deserto, incontriamo qualche anziano cane randagio che ci fa desistere dall’idea di dormire in tenda optando quindi per la Gìte d’étape.

Dopo una squisita cena a base di risotto ai funghi porcini liofilizzato cotto sul fornelletto da campeggio, ci ritiriamo in stanza per un completo recupero dalle fatiche giornaliere.

Questa prima tappa, paesaggisticamente parlando, non è certo la frazione di trekking più affascinante, tuttavia ha il vantaggio che, in alcuni tratti, regala qualche scorcio da cui è possibile vedere il mare.
TAPPA 2: Pied d’Alesani – Sermano – 21km
Svegli alla ore 5:30, per le 6:20 circa, dopo una discreta colazione preparata dall’ostello a base di pane e marmellata, siamo pronti, carichi e motivati per ripartire con i nostri zainoni sulle spalle.
Camminare la mattina è sempre gradevole in quanto la temperatura non è troppo calda.

Verso le 7:30, dopo aver risalito un grazioso fiumiciattolo all’interno di un bosco e dopo un”pericolosissimo” incontro con un ”ferocissimo” cane pastore che guidava il suo gregge di pecore, arriviamo nella deliziosa località di Perelli. Qui, trovata una fontana, riempiamo le nostre borracce e ci rinfreschiamo in vista delle fatiche successive.
Purtroppo, a causa di una variante del sentiero Mare-Mare Nord, sbagliamo strada perdendo tempo e stancando inutilmente le gambe. (questo punto è da percorrere con estrema attenzione al fine di non seguire una variante del Sentiero che ti riporta verso la costa est)
Passata Perelli il paesaggio inizia ad essere molto più interessante con alternanza di zone boschive, a zone ampie e relativamente in quota che regalano scenari degni di nota.
Giunti a Col de Pianezzula (1083m slm) decidiamo di fermarci per ammirare il paesaggio e divorare una intera tavoletta di cioccolato fondente con nocciole intere!
Passato il Colle iniziamo a scendere verso la Gìte d’étape di Pianellu.

Arrivati a Pinellu decidiamo di pranzare sostando su una panchina all’ombra vicino ad una fresca fontana.
Il Menù prevede dell’ottimo risotto allo zafferano rigorosamente liofilizzato e cotto con il fornelletto da campeggio!

Terminata la sosta è tempo di ripartire in direzione Sermano!
Tuttavia giungere a Sermano non è poi così banale, infatti, a causa di una fitta vegetazione, abbiamo perso la segnaletica arancione trovandoci all’interno di una radura piena di felci che nascondevano la retta via.
Sperduti e leggermente preoccupati, decidemmo di utilizzare il GPS Garmin 62st, il quale nel giro di qualche minuto ci ha permesso di ritrovare il sentiero. Devo dire che in questa situazione avere avuto la possibilità di utilizzare il GPS è stato estremamente utile.

Passo dopo passo, giungiamo ad Alando, ultimo paesino prima della nostra meta giornaliera.
Stanchi, decidiamo di fermarci in un grazioso bar autoctono per gustarci un fresco Thè alla Pesca!
Purtroppo possiamo sostare poco in quanto i due errori di percorso durante la giornata ci hanno fatto perdere molto tempo e ci troviamo ancora a circa 1h dalla Gìte d’étape di Sermano, mentre il sole, ormai stanco, sta inesorabilmente iniziando a coricarsi.
Zaino in spalla ci ributtiamo all’interno di un fitto bosco in fondo valle e verso le 20:30 circa, giungiamo alla tanto sospirata Sermano.
Anche a Sermano, come a Pied d’Alesani, optiamo per dormire nell’ottimo ostello che ci propone anche una deliziosa cena!


TAPPA 3: Sermano – Rifugio Sega – 26km
Sveglia prestissimo per poter sfruttare al meglio le fresche ore del mattino.
Per le 6 am siamo pronti a partire!

Dopo circa 30 minuti di camminata ci accorgiamo di essere entrambi abbastanza affaticati e con una gran voglia di giungere a Corte il primo possibile.
Giunti ad un punto del sentiero che si unisce con la strada asfaltata e analizzando che il sentiero prosegue con importanti sali e scendi verso Corte, decidiamo di cambiare rotta seguendo una variante più diretta e meno tortuosa.
La scelta non si rivela tanto azzeccata in quanto ci rendiamo conto dopo circa 1h che camminare sul duro asfalto è più logorante per i nostri già provati piedi.
Tuttavia proseguiamo senza sosta verso la tanto ambita Corte!
Arriviamo a Corte verso le 10 del mattino e, stanchi, ci dirigiamo subito in un bar del centro per un ottimo Cappuccio e pan au chocolat!
Terminata la colazione ci rifugiamo in farmacia per comprare dei cerotti anti-vesciche e, per rigenerare i nostri piedi stanchi da tanti chilometri, li mettiamo a mollo all’interno di una grande fontana di acqua fresca!
Dopo una breve sosta in un Mini-Market per comprare pane e affettati da mangiare sul tragitto, ci rimettiamo in viaggio verso il Rifugio Sega.
Questo è senza alcun dubbio il tratto più bello di tutta la traversata in quanto il paesaggio inizia a diventare montano!
Non avendo calcolato bene gli orari ci troviamo alle ore 13:30 circa a camminare su un ”infinito” traverso sotto un caldo sole a picco! Inoltre questo tratto di percorso è sprovvisto di fontane!
Questa parte di tragitto è ricca di escursionisti che, da Corte e in giornata, si dirigono verso Hanging Bridge, una fantastica oasi naturale dove il fiume Tavignano forma delle pozze d’acqua dolce tanto grosse nelle quali potersi tuffare o semplicemente nuotare!

Qui sostiamo per il pranzo e per goderci a pieno questo spettacolo della natura!
Verso le 16 ci rimettiamo in cammino rigenerati da fantastici tuffi nelle fresche acque del fiume Tavignano.
Ora siamo immersi in un fresco bosco di montagna ricco di pini. Camminare su questo sentiero è assai piacevole!

Dopo qualche ora arriviamo felici al Rifugio Sega! Il Rifugio si trova a 1190m slm proprio a lato di grosse pozze d’acqua che ci permettono di lavarci e lavare i nostri sudati indumenti!

Qui, visto il paesaggio montano, decidiamo di montare la nostra tenda e preparare la cena!
Il Menu della serata prevede pasta e fagioli rigorosamente liofilizzata e cotta con il gas del Rifugio (ovviamente a pagamento).
Dopo una buona tazza di Thé caldo sulla veranda del Rifugio ci corichiamo nella nostra tenda!
TAPPA 4: Rifugio Sega – Hotel del Vergio – 25km
Raccolta la tenda e riempiti gli zaini iniziamo il nostro cammino verso Hotel Castel de Vergio per le ore 6:00.
Dal Rifugio Sega si inizia a salire verso Bocca Arinella (1592m slm), dal quale è possibile godere di una bellissima vista sul lago sottostante.
Giunti agilmente a Bocca Arinella, iniziamo una lunga e ripida discesa verso Casamaccioli.
Durante la discesa si può scegliere se dirigersi verso Casamaccioli, accorciando il percorso, oppure verso Calacuccia.
A Casamaccioli troviamo ristoro in un bar sorseggiando un ottimo thè freddo alla pesca.
Lasciata Casamaccioli e dopo aver riempito le borracce, ci spostiamo verso Pont de Muricciolu, dove sapevamo che ad attenderci vi erano ancora delle bellissime pozze d’acqua dolce!

Bagno obbligatorio e pranzo a base di liofilizzati!


Dopo una piccola pennichella è tempo di ripartire!
Questo secondo tratto di strada della giornata è anch’esso molto bello e ci porta nel cuore di una salita in un fitto bosco di pini per giungere a Hotel Castel de Vergio a quota 1400m slm.
Montata la tenda ci gustiamo una ottima cena in un ristorante del luogo!
Hotel Castel de Vergio è l’unico punto del sentiero Mare-Mare Nord che si interseca con il celebre GR20, infatti qui incontriamo moltissimi escursionisti intenti a percorre il più famoso trekking Corso.
TAPPA 5: Hotel Castel de Vergio – Marginiana – 16km
Anticipiamo la partenza alle ore 5:30 e iniziamo l’ascesa verso Col de Vergio a quota 1478m slm!


Giunti al colle iniziamo la discesa in direzione Marignana!
Sulla strada per Marignana incontriamo suggestivi ponti sospesi fino ad arrivare in un paesino molto caratteristico, Evisa.

Ad Evisa decidiamo di gustarci in tranquillità un panino in un tipico bar del paesino. Dopo una breve spesa in un Mini Market, ripartiamo alla volta di Marignana.

Il tratto Evisa-Marignana, nonostante la vicinanza dei due paesini il linea d’aria, ci risulta assai impegnativo in quanto il sentiero scende fino a fondo valle per poi risalire a 715m slm, altezza di Marignana. Questo tratto forse ci è risultato tanto impegnativo molto probabilmente perchè eravamo abbastanza stanchi a causa dei tanti chilometri percorsi.
Giunti a Marignana, avendo perso parecchio tempo e speso tante energie nel tratto precedente, necessitiamo una nuova sosta in un bar per un ottimo thè fresco alla pesca. Zaini in spalla ci incamminiamo verso la nostra meta iniziale: la Gìte d’étape E Case.
Sfortunatamente incontriamo non pochi problemi a trovare la continuazione del sentiero e ci immergiamo in una piccola boscaglia impervia e ricca di rovi che ci fa perdere parecchio tempo.
Usciti dal questo arduo tratto di strada ci accorgiamo che il tragitto per la Gìte d’étape E Case è ancora abbastanza lungo e rischieremmo di arrivare a sole ormai tramontato.
Alla luce di ciò decidiamo di passare la notte alla Gìte d’étape di Marignana al fine di riposarci meglio e lasciare una lunga tappa finale di 30km al giorno successivo.

Dopo una ottima cena presso la Gìte d’étape di Marignana ci corichiamo nei comodi letti a castello dell’ostello.
TAPPA 6: Marignana – Carges – 30km
Preoccupati dal lungo cammino che ci aspetta optiamo per una sveglia alle ore 4:30 in maniera tale da essere pronti con lo zaino in spalla per le ore 5:00. L’orario ci obbliga ad utilizzare, almeno per una buona mezz’ora, le luci frontali.
Iniziamo il sentiero e, ad un tratto, ci troviamo, senza saperlo a disturbare una famiglia di maiali che stava tranquillamente riposando. Quelli che, con la debole luce dell’alba, ci apparivano dei tronchi di legno, improvvisamente prendono vita e iniziano a fuggire spaventati e noi insieme a loro!
Passato questo grosso spavento è ora di spegnere le frontali e proseguire alla volta della meta conclusiva: Cargese!
Il meteo, per la prima volta da 5 giorni, inizia a diventare incerto e sopra le nostre teste grosse nuvole si radunano minacciose!


Continuiamo senza sosta il cammino e, dopo qualche ora giungiamo alla penultima Gìte d’étape E Case, dove scopriamo che, la nostra idea di restare a dormire a Marignana è stata una ottima scelta in quanto la Gìte d’étape E Case risulta essere un luogo ”abbandonato” senza acqua e servizi.
Il tratto conclusivo da E Case fino a Cargése è molto motivante in quanto regala scorci nei quali si riesce ad intravedere finalmente l’amato ed atteso mare!
Passo dopo passo arriviamo stanchi ma felici a Cargese, pronti ad abbandonare lo zaino sulla spiaggia e buttarci il prima velocemente fra le dolci onde marine.

Dopo una ottima cena vista mare e una fantastica dormita, la mattina successiva abbiamo preso il Pullman fino al Ajaccio per poi nel pomeriggio prendere il treno fino a Bastia da dove ci attendeva il traghetto per Genova.
Articolo scritto con la collaborazione di Alessandra Trolli.
Fonti
TriTrailTraining
Sito web: www.tritrailtraining.com
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e-mail: tritrailtraining@gmail.com
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